Il sex work ai tempi del Covid-19
La pandemia di Covid-19 non ci ha solamente rinchiusi in casa, ma ha allontanato anche i nostri corpi. E per tutte le persone che con il corpo ci lavorano, questo è un grosso problema.
Come molti altri settori, anche l’industria del porno si è fermata. Sono interrotte le riprese e gli shooting fotografici, sono chiusi i locali e i teatri, sono vietate le performance e ogni tipo di spettacolo, a maggior ragione quelli che prevedono l’intrecciarsi di corpi e lo scambiarsi di fluidi.
In Italia le persone che vivono grazie al sex work si sono ritrovate improvvisamente senza un reddito, senza tutele e senza la possibilità di chiedere sussidi statali, per colpa della mancanza di una legge che ne riconosce la professione.
Come Uniporn.tv esprimiamo solidarietà a tutte le persone che con la pornografia ci lavorano e a tutte le/i sex worker che in questo momento stanno attraversando difficoltà economiche (ma anche affettive e relazionali).
Poiché crediamo che lo strumento migliore per rompere l’isolamento sia quello di fare comunità, abbiamo scelto di lanciare proprio adesso il nostro progetto. Però, al contrario di come hanno fatto le grosse catene di distribuzione, nel nostro catalogo non troverete contenuti gratuiti o
prodotti scontati, ma una scelta di contratti più favorevoli per chi ha lavorato alla realizzazione dei film e uno spazio di discussione in continuo aggiornamento nel blog.
Il tempo della quarantena ci sta dando anche una possibilità, quella di aprire le porte alla nostra intimità, al nostro erotismo e ai nostri desideri, di sperimentare i nostri corpi e di prendercene cura. Non smettiamo di goderne!